Situazione idrica 2022 - Campagna "Siamo agli sgoccioli"

È stato sempre sostenuto che l'acqua è una risorsa rinnovabile, ma i mutamenti in atto sono di tale portata ed avvengono così rapidamente che il meccanismo con il quale la natura stessa provvede a fornire e depurare l’acqua rischia di diventare...
Data:

30 juin 2022

Tempo di lettura:

2 min

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È stato sempre sostenuto che l'acqua è una risorsa rinnovabile, ma i mutamenti in atto sono di tale portata ed avvengono così rapidamente che il meccanismo con il quale la natura stessa provvede a fornire e depurare l’acqua rischia di diventare insufficiente.

E' da tempo ormai che i dati sulla distribuzione delle piogge e sullo stato dei ghiacciai diventano di anno in anno sempre più preoccupanti.

La scarsa entità delle precipitazioni, abbinata all’anomalo innalzamento delle temperature, degli ultimi mesi stanno determinando condizioni di difficoltà negli approvvigionamenti irrigui e potabili che potrebbero ulteriormente aggravarsi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Le precipitazioni dell’inverno 2021- 2022 sono state bassissime rispetto agli ultimi 100 anni con la conseguenza che gli accumuli nevosi (scorta idrica nivale) sono davvero ridotti e pari mediamente a circa 50 - 70% in meno rispetto alla media. (vedi i dati misurati)

La situazione è stata aggravata dalle alte temperature di febbraio e di marzo, che hanno causato la fusione della neve a bassa quota, e soprattutto di aprile e maggio, che hanno anticipato e accelerato lo scioglimento di una quantità importante di neve, già molto ridotta rispetto agli anni passati. (vedi i dati misurati)

Nel giugno del 2022 le condizioni di deflusso dei corsi d’acqua e delle portate delle sorgenti sono quelle tipiche di fine luglio/metà agosto e le piene stagionali sono state inferiori alle medie degli ultimi trent’anni del 30 - 50%, con punte anche del 70%, (vedi i dati misurati)

Queste condizioni sono comuni e, per alcuni versi, più gravi in altre regioni e nel bacino del fiume Po, in particolare. (OSSERVATORIO PERMANENTE SUGLI UTILIZZI IDRICI NEL DISTRETTO IDROGRAFICO DEL FIUME PO)

Questa crisi idrica è generata da una contingenza meteorologica, ma rappresenta bene la crisi climatica che ci aspetta nei prossimi anni. Sta suonando un campanello di allarme che non possiamo trascurare.

Questo significa che bisogna incominciare ad elaborare piani di intervento di riorganizzazione dell’assetto idrico della Regione e sensibilizzare gli utenti sull'adozione di comportamenti adeguati per evitare gli sprechi.

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Dèrniere modification: 01/07/2022 08:17:56

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